MIRKO CONFALONIERA

  1. ROAD TO THE DESERT
    Tunisi, Cartagine, Douz, Tozeur

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 25 April 2023
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    nbts-viaggi-tunisia-deserto-sahara

    "Dimmi solo che mi vorresti qui,
    quando vagherai da solo là fuori,
    fra quelle colline di polvere e quei venti che soffieranno forte,
    solo in quell’oceano bianco e arido,
    solo e perduto in mezzo al deserto.
    Seduto con te in un cerchio di fuoco
    io dimenticherò i giorni andati via,
    proteggerò la tua anima e il tuo corpo
    dai miraggi e dalle illusioni che vedrai
    solo e perduto in mezzo al deserto.
    Se le tue speranze si disperderanno
    come la polvere lungo il tuo cammino,
    io sarò la luna che brillerà sul tuo sentiero,
    se il sole accecherà i nostri occhi,
    io pregherò i cieli lassù
    che la neve cada sul Sahara.
    Se quello sarà l’unico posto dove potrai lasciare i tuoi problemi,
    io sarò lì con te e sarò la tua via d’uscita,
    e se bruceremo insieme
    io pregherò i cieli lassù
    che la neve cada sul Sahara…"
    (Snow on the Sahara, Anggun)

    1 - Non è Pasqua oggi a Tunisi, come non lo è mai in un Paese mussulmano. Oggi, domenica 9 aprile, qui è la Festa dei Martiri, giornata di proteste e di commemorazioni che ricordano il 9 maggio 1938, quando la nazione era sotto il colonialismo della Francia, e si celebra l'84esimo anniversario degli scontri tra gli indipendentisti e gli occupanti, a cui i primi chiedevano riforme e un Parlamento per segnare un nuovo passo verso l'indipendenza, ma almeno 21 tunisini morirono a causa della repressione delle forze armate francesi. Nel pomeriggio di oggi sono scesi in piazza quelli del Fronte di Salvezza Nazionale che davanti al Teatro Municipale hanno protestato contro il presidente Saied chiedendo la sua destituzione e il rilascio dei prigionieri politici.
    Già da ieri pomeriggio, al mio arrivo, l’avenue Habib Bourguiba, il grande viale a due carreggiate e con un’allea al suo centro, che scorre orizzontalmente da ovest a est unendo la Medina con la superstrada per il porto de “La Goulette”, era presidiato da uomini della polizia e dell’esercito. Transenne sono state piazzate per limitare il traffico a una sola carreggiata (quella che dalla stazione di Tunisi Marina corre verso la Porta di Francia), e anche il marciapiede del lato meridionale a un certo punto era sbarrato e non si poteva proseguire. Numerose camionette dell’anti-sommossa stazionano ogni tot. metri e c’è un forte dispiegamento di forze dell’ordine e di militari. Gruppetti sparsi, che stazionano qua e là e osservano tutto ciò che succede. Alcuni soldati imbracciano fucili con mirini ad alta precisione.
    Fa un po’ impressione vedere questo scenario, che non è nuovo nelle memorie dei miei viaggi e che mi riporta alla Kiev del 2014 (durante l’occupazione dei paramilitari dell’immediato post-Maidan), ma se sposto lo sguardo altrove la vita pare “normale”, nella valutazione che può dare uno come me, giunto per la prima volta in questo Paese d...

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    Last Post by Liutprando il 25 April 2023
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  2. MALTA: L'ISOLA CHE NON C'E'
    La Valletta, Rabat-Mdina, Blue Lagoon, Marsaxlokk

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 22 Feb. 2023
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    L'OLMO (periodico a cura della Biblioteca Comunale di Castelletto di Branduzzo) n. 25
    Rubrica - Castelletto Viaggia


    Malta è lo Stato membro più piccolo dell'Unione Europea. Più che un’isola (del Mar Mediterraneo), è tecnicamente un arcipelago, in quanto è formato da due isole principali (Malta e Gozo), l’isola minore di Comino e una ventina di isolette/rocce/atolli disabitati. Si trova vicinissima alle coste italiane, in quanto la distanza dalla Sicilia è di soli 80 km (in giornate serene dall’isola di Gozo si riesce a vedere la Sicilia e viceversa). Per arrivarci esistono dei comodi (ed economici) voli aerei che collegano sia lo scalo di Malpensa (Ryanair) che quello di Milano-Linate (Air Malta) con l’aeroporto internazionale di Malta-Luqa. Un altro modo, decisamente più avventuroso, per raggiungerla è il traghetto, che quotidianamente salpa giornalmente da Pozzallo (Ragusa) – stagionalmente anche da Catania - e che ci impiega un paio d’ore: è utile per chi vuole imbarcare il proprio autoveicolo a bordo e portarlo con sé, ma decisamente scomodo e lontano almeno per noi turisti del Nord. L’isola è molto piccola, ma offre praticamente di tutto: scogliere a picco sul mare oppure spiagge sabbiose, città piene di vita o paesini tranquilli, opere d’arte ricche di 5000 anni di storia e manifestazioni culturali sparse per tutto l’anno. Insomma, un connubio perfetto di mare, natura, relax, cultura, night-life e ovviamente buona cucina. Se si scarta l’idea di noleggiare un’automobile in loco (attenzione perché a Malta si guida sulla sinistra come in Inghilterra!), la prima cosa da fare appena atterrati all’aeroporto è acquistare (a una delle tante macchinette self-service) la “Tallinja Card”, una carta di viaggio che costa sui 20 euro e che dà diritto per 7 giorni di fila a usare illimitatamente qualsiasi autobus urbano o extraurbano. Esistono tante opzioni, ma sicuramente la “Explore – Unlimited travel for 7 days” è la migliore. I mezzi pubblici a Malta funzionano bene attraverso una rete capillare e molto diffusa di bus che conducono ovunque (per info consultare il sito www.publictransport.com.mt). Come avrete già intuito, data la sua storia e il suo passato di ex colonia britannica, l’inglese è la lingua ufficiale della Repubblica di Malta. Il “maltese” è la seconda lingua, che deriva da un dialetto siculo-arabo, mentre l’italiano è comunque compreso e capito dalla maggior parte della popolazione.
    Il “centro” di Malta è rappresentato dalla capitale La Valletta e da tutto il suo smisurato hinterland di sobborghi urbanisticamente attaccati (Paceville, Floriana, Paola, Tarxiene, La Isla, Vittoriosa, Sliema, ecc.), che danno l’impressione di girare per una metropoli sterminata e affacciata sulle cos...

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    Last Post by Liutprando il 22 Feb. 2023
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  3. NAPOLI EXPRESS
    Vomero, Chiaia, Castel dell'Ovo, Centro Storico, Mergellina

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 10 Oct. 2017
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    golfo

    1 – Il risveglio è dolce. E’ come passare da un sogno all’altro, cullati dall’impercettibile dondolio del treno che sta rallentando. Non mi ricordo quando mi sono addormentato. Ma mi ricordo cosa stavo sognando. C’erano campi e distese di verde, poi una città. La raggiunsi, con amici che non sono più nella mia vita ma che hanno preso strade diverse. Una strada, palazzi, una ferrovia a binario unico, un fiume in lontananza, i colori dell’autunno sopra ogni cosa, a perdita d’occhio. Un gran senso di pace. Che non è nella mia vita. Un rimpianto, perduto in Est Europa, lontano, irraggiungibile come un’alba. Una quiete dolce e tenera che riesce appena a strapparmi un sorriso.
    Apro gli occhi lentamente. Enormi grattacieli di cemento e di cristallo. Svettano oltre la ferrovia e i tralicci dei fili elettrici. Li osservo come se per la prima volta vedessi dei giganteschi e mastodontici colossi che padroneggiano un paesaggio fatto di acciaio, catrame, asfalto e nuvole grigie intrecciate fra loro in un aiuola di cielo. Lo scioccante e abbagliante Centro Direzionale di Napoli. E tutto alle spalle la megalopoli che si arrampica verso i Colli Aminei. E ancora tutto attorno la Napoli vecchia, cuore pulsante di una megalopoli che si estende eterogenea dal mare alla montagna, dal vecchio al nuovo, dalla litoranea di Pozzuoli alle pendici del vulcano Vesuvio.
    Napoli Centrale. In perfetto orario. Anzi, con qualche minuto di anticipo. L’Italo ha volato, letteralmente, sulla terra italica, correndo a 300 km/h sulle linee dell’alta velocità che collegano Milano con Bologna, Firenze, Roma, e poi la Campania. Quattro ore per percorrere i 763 chilometri di distanza dalla stazione di Rogoredo. Quattro ore, seduto accanto a un finestrino, di pensieri, di ricordi, di perché, di chissà, di se, di ma.
    Un sole caldo fa breccia improvvisamente fra le nuvole grigie. Si alza il sipario e Napoli mi appare in scena come se mi stessi incamminando lungo un gigantesco sipario vivente. Mi avvio verso la Metropolitana: si scende con imponenti scale mobili che sembrano sospese nel vuoto in una voragine senza fine. Linea 1, la “gialla”, che collega, per ora, Piazza Garibaldi (accanto al terminal ferroviario) con Piscinola (Scampia) – è in costruzione un prolungamento verso nord-ovest che farà di questa linea una circolare perfetta. La “1” corre nelle viscere di Napoli, sale sulle alture del Vomero, sembra arricciarsi a spirale su sé stessa fra Salvator Rosa e Medaglie d’Oro, e incrocia altre strade ferrate: la metro-ferroviaria da San Giovanni Sbarra a Pozzuoli, le funicolari nei pressi di Vanvitelli, che portano giù, verso Montesanto (dove si prende la Circumflegrea) oppure verso Chiaia e Mergellina, la linea 6 e la Cumana per Torregavetta.
    «Napoli è come New York! – mi dirà questa sera Jeanne, la mia editrice, alla libreria Mondadori – Puoi girarla da cima a fondo...

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    Last Post by Liutprando il 10 Oct. 2017
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  4. LA FRECCIA DEL SUD
    Palermo, Marsala, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, Catania

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 1 May 2017
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    E646192Imera823

    0 - Viaggiare da solo verso terre lontane e da esplorare non mi farà mai paura. La routine e la quotidianità mi fanno molta più paura... Viaggiare è, e sempre sarà, la massima espressione di Libertà dell'agire umano.... ROAD TO SICILY. Palermo, Marsala, Agrigento, Siracusa, Catania...

    1 - C'è sempre una prima volta per tutto. E quella prima volta resta sempre dentro di te. Galleggiante. Proprio come un'isola in mezzo al mare...
    La prima volta che sono stato in Sicilia è stato nell'estate del 1998, la bellezza di 19 anni fa. Avevo da pochi mesi pubblicato il mio primo romanzo, “Trilogia del Fiume”, con una casa editrice di Catania (la neonata “Gruppo Edicom”); la quale, dopo avermi fatto firmare il contratto in una sede distaccata di Rho, mi aveva invitato alla Fiera del Libro di Catania, che si sarebbe tenuta nel mese di giugno di quell'anno.
    Partii solo, come oggi, ma all'epoca - visto che sono stato un paraculato figlio di ferroviere – avevo il lusso e la fortuna di non pagare biglietti ferroviari; per cui, il mezzo più economico, anche se lentissimo, per andare alla conquista della Sicilia, era il treno, ovvero la mitica “Freccia del Sud” Milano-Siracusa. Qualcosa come 20 ore di viaggio o giù di lì. Ma la “Freccia del Sud” ha fatto la Storia dei viaggi in treno, soprattutto per tutti quelli che, a partire dal secondo dopoguerra, caricavano sui vecchi vagoni di una volta valige e speranze, lasciando la Sicilia per trovare fortuna e lavoro nel grande Nord. Da vedere il bellissimo film “Italiani” del 1996 diretto da Maurizio Ponzi, principalmente ambientato a bordo della storica “Freccia del Sud”. E comunque a ventitré anni ero sprezzante di ogni pericolo – in realtà ero solo molto più incosciente di adesso – per cui: zaino in spalla e cuccetta Milano-Catania prenotata e partii.
    Fu un viaggio interminabile, ma ugualmente affascinante. All'epoca non c'erano telefoni cellulari, internet o tablet con cui passare il tempo; si scambiavano più chiacchiere e convenevoli con i compagni di scompartimento e si osservava e gustava di più il paesaggio italico, attraversato lentamente da nord a sud (niente Alta Velocità, niente Frecce Rosse o voli aerei low-cost). Mi addormentai poco prima di Roma, neanche metà percorso. Di ore ce ne volevano ancora più del doppio, ma il sonno avrebbe aiutato a farle passare più velocemente. Non mi ricordo che ore fossero quando mi svegliai la mattina dopo. Era presto, fuori albeggiava, e l'incessante TUM-TUM-TUM ritmico delle ruote del treno sui binari mi aveva accompagnato dolcemente tutta notte. Saltai giù dalla branda e cercai di uscire in corridoio per capire a che punto eravamo.
    Fu allora che la vidi per la prima volta. Al di là del mare, un'isola galleggiante dalle mille luci si parò davanti ai miei esterrefatti occhi. Era come osservare una terra ch...

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    Last Post by Liutprando il 1 May 2017
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  5. TUSCANY EXPRESS 2
    SS 35, Passo dei Giovi, Genova, Via Aurelia, Lucca, Val d'Aveto, Val Trebbia

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 19 Oct. 2016
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    Edited by Liutprando - 8/11/2020, 17:21
    Last Post by Liutprando il 19 Oct. 2016
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  6. TUSCANY EXPRESS 1
    Pavia-val Tidone-Val Nure-Val di Taro-Aurelia-Val d'Era

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 18 Oct. 2016
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    Edited by Liutprando - 8/11/2020, 17:22
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  7. MOROCCO EXPRESS
    Marrakech, Merzouga, Fès, Rabat, Casablanca

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    VERSO SUD
    By Liutprando il 10 April 2016
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    excursion-desierto-merzouga

    VIDEO: www.dailymotion.com/video/x43p5ea

    I - Caldo, code e senza sigarette il viaggio fino all'aeroporto è stato davvero ancora più lungo. So già che mi mancherà Vito's e i suoi shottini di amaro per scaldare un inverno che ormai non c è più. E ancora di più la voglia di Est e le notti stellate con Lei a confutare le stelle e i nostri perché. Ma l'Est Europa è finito, girato in tutto e per tutto, completato pazientemente come un puzzle di viaggi, ricordi, luoghi, posti, persone, "karasciò" e "ce faci".... Voglia di Sud, di deserto del Sahara, di Oceano, di città imperiali e di vuoto attorno hanno animato i miei sogni degli ultimi tempi. Almeno fino a questa fila di passeggeri all’aeroporto di Bergamo, tutti incolonnati per l'imbarco con destinazione Marrakech. E' poi programmato tutto un on-the-road dove mi porterà la sete di viaggio e l'instancabile smania di vivere, scrivere, raccontare.
    Un altro viaggio.
    Ancora.
    L’impatto con la città marocchina è stato dei migliori. Ho avuto un serpente appoggiato sul collo, ho danzato ai ritmi di bonghi africani e nenie arabe, ho rimediato dell'hashish in un vicoletto della Medina e sono riuscito a trovare una birra in uno strano club dove io e Petrus - il mio avventuroso compagno di viaggio - eravamo gli unici due occidentali. La nostra entrata mi ha ricordato quei vecchi spezzoni di film western di una volta, quando i cowboy di turno entravano nel saloon e tutti gli avventori si giravano per fissarli. Più o meno è successa la stessa cosa. E come in quei vecchi film, sono stati attimi interminabili.
    Marrakech. Clima torrido già al nostro arrivo, a inizio pomeriggio, quando atterriamo in una metropoli circondata da terra bruciata a vista d'occhio. I frontalieri allo sportello Controllo Passaporti sono molto cordiali e sorridenti. Abituato ai duri e severi controlli “oltre cortina”, mi sembra molto strano per me ridere e scherzare con il giovane gendarme che, una volta controllato il mio passaporto italiano, mi sorride e mi congeda con uno spensierato:
    «Ragazzino, buona vacanza!»
    Incasso il “ragazzino” molto piacevolmente, passo la frontiera burocratica e sono in Marocco per la prima volta in vita mia.
    Telefoniamo subito ad Amhed, il tizio dell'auto a noleggio, che ci porta una Fiat berlina in un parcheggio pieno di taxi e auto, ma vuoto di persone. Dopo un giro di presentazioni partiamo alla volta dell'Hotel Tachfine, vicinanze stazione ferroviaria e a 10 minuti a piedi dal centro storico.
    Il lungo Avenue Mohammed V ci conduce pian piano dalla Marrakech nuova (piena di negozi e locali un po' troppo occidentaloidi per i miei gusti) verso quella vecchia, cintata dalle antiche mura medievali e immersa in rigogliosi parc...

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    Last Post by Liutprando il 10 April 2016
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