1 - E' sabato mattina, il borsone è carico come non mai, la Livietta, la mia inseparabile cagnolina di peluche che mi accompagna sovente durante i miei viaggi on-the-road, sovrasta tutti i miei bagagli, i pensieri, le ultime cose da mettere via, una cartina geografica delle strade statali italiane, il libro "Tangenziali" di Bondillo e Monina, un pacchetto di sigarette, qualche cd di musica .mp3 per il viaggio, e una dose incontaminata di tanta buona pazienza e speranza di raggiungere la Puglia solo percorrendo lunghe strade nazionali che attraversano città, paesi, bar e baracci, chiacchiere in dialetto, quotidiani regionali, piadine e panzerotti, campari col bianco, notizie alle televisioni di calciomercato e dei flussi migratori in Sicilia e in Macedonia, di traffico da rientro, di come l'estate è finita e di come sarà il tempo nel week end. E' una bella mattinata fresca, resa ancora più soffice dai ricordi vividi della serata di ieri, dalle immagini affettuose e soffuse di io e Lei, prima, appartati in qualche angolo di pianeta; e poi in un bar sulla via di ritorno, il Filo, vecchio compagno di sbronze, e due parole sul suo trip in repubblica Ceca e su quanto siano belle, dannatamente belle, le donne est-europee, tutto quanto unito a birra fermentata chiara e dissetante e psicotropa per cullare il sonno anteriore all'andare a dormire. Un pensiero a una ragazza, conosciuta qualche tempo fa, lontana nella memoria e nella distanza, ma a quanto pare non nella mia testa, vicina, vicina, troppo, dannatamente, vorrei scacciarla, so già che mi inseguirà per questi 800 e passa chilometri e chissà quante ore di catrame, asfalto, auto, camion, trattori, biciclette, passanti, passaggi a livelli, semafori, stop, dare precedenza, Emilia, Umbia, Lazio, Molise. Poi, forse, estenuantemente, la Puglia, chissà a che ora e fra quando. Libertà, per oltre 15 giorni, libertà da tutto, da Pavia, da pensieri, ricordi, cliché, luoghi comuni, soliti modi di fare, di dire, di pensare, posti sempre uguali dove non accade e non cambierà mai nulla. Si parte. Ore 9 antimeridiane. Road to Apulia. Solo strade statali, niente autostrade.
2 - 290simo chilometro da casa. Direnzione Sud-Est, lungo la Via Emilia. Imboccata a Piacenza, dopo un breve tratto di s.s. 10 lungo l'Oltrepò Pavese. Le grandi città emiliane non sono attraversate dal mio percorso, ma tagliate via da veloci tangenziali o circonvallazioni. Per cui dell'Emilia vedo solo campi di frumento, logistiche, Ipercoop, gli Appennini sullo sfondo, camion, auto, bar, bar tabacchi, osterie che offrono menù del giorno a 12 euro, prostitute lungo le carreggiate, distributori di benzina e gas. Chiusi. Il primo aperto che eroga g.p.l. in questo sabato pseudo-festivo di questa Via ...
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