MIRKO CONFALONIERA

  1. LA LEGGENDARIA "TRANSIBERIANA D'ITALIA" A BORDO DI CARROZZE FERROVIARIE DEGLI ANNI '30
    La ferrovia Sulmona – Isernia, attraverso paesaggi innevati fino a 1269 metri di altitudine

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    DIARIO DI VIAGGIO
    By Liutprando il 14 Mar. 2022
     
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    L'OLMO (periodico a cura della Biblioteca Comunale di Castelletto di Branduzzo) n. 12
    Rubrica - Castelletto Viaggia


    La ferrovia Sulmona – Isernia è una linea ferroviaria secondaria che collega internamente l’Abruzzo con il Molise e che è lunga 128 km. Costruita e aperta al pubblico fra il 1892 e il 1897, è stata soprannominata “La Transiberiana d’Italia” per le abbondanti nevicate che, soprattutto nel tratto degli altipiani dell’Appennino Abruzzese, la fanno somigliare alla più celebre Transiberiana russa. “È un po’ come vedere un documentario dal vivo con le immagini che scorrono dai finestrini del treno”. Così lo scrittore Giuseppe Furno scriveva nel 1995 nel suo libro-guida “In treno alla scoperta dell’Abruzzo” (edit. Franco Lozzi, disponibile su Amazon), presentando la linea ferroviaria più emozionante dell’intera rete italiana. Tuttavia, fu il giornalista-scrittore torinese Luciano Zeppegno che sulla rivista “Gente Viaggia” nel novembre del 1980 coniò questo soprannome. Chiusa al traffico passeggeri dal 2011 (vi circolavano i treni diretti da Pescara a Napoli e viceversa), a oggi il tratto da Sulmona a Carpinone (dove c’è l’innesto sulla Cassino-Isernia-Campobasso) è percorso soltanto da treni turistici composti da carrozze anni ‘30 - ‘40, le famose “Centoporte” e le “Corbellini”, con i sedili in legno e trainate da locomotori diesel. Grazie al prezioso recupero e all’intervento della “Fondazione FS Italiane” e dell’associazione culturale “Le Rotaie”, nell’ambito del progetto “Binari senza tempo”, la linea è riuscita in qualche modo a sopravvivere e, ancor di più, ad attirare viaggiatori da ogni angolo del Paese. La nostra “Transiberiana” ha anche un’altra particolare caratteristica: è una delle ferrovie più “alte” di tutta Europa, in quanto nei pressi della stazione di Pescocostanzo l’altitudine raggiunge quota 1269 metri s.l.m.. Io ho avuto il piacere di condividere questa esperienza nel gennaio 2020 e posso assicurare che il soprannome dato a questa poco conosciuta linea ferroviaria è assolutamente azzeccato. Il treno storico parte da Sulmona (stazione di diramazione posta sulla linea Roma-Pescara) alle 9:00 oppure alle 10:45, e arriva a diversi capolinea come Roccaraso, Castel di Sangro o Isernia (ma il tratto completo si effettua solo nel periodo estivo!). I rientri in giornata sono previsti con arrivo a Sulmona fra le 19:00 e le 20:00. E’ consigliabile, quindi, per chi vuole intraprendere questa esperienza, programmare un soggiorno di almeno 2 notti nella città aquilana. Sul treno storico tra Sulmona e Isernia le tappe sono diverse: Campo di Giove, Palena, Rivisondoli-Pescocostanzo, Roccaraso, Castel di Sangro, ecc.; di solito a ogni fermata si scende (il treno sta fermo parecchi minuti), si viene accolti da stand eno-gastronomici locali e si visitano borghi caratteristici d’alta quota. La ferrovia (a binario unico e ovviamente non elettrificata) si sviluppa per un lungo tratto oltre i mille metri di altitudine, toccando pendenze fino al 28%, attraverso montagne, gole, altopiani, boschi, vallate, piccoli paesi, nature incontaminate e paesaggi incredibili nel cuore del Parco della Majella. In questa stagione dell’anno, tra novembre e dicembre, il tour accompagna anche verso i più bei mercatini di natale d'Abruzzo. Le ultime date del 2021 sono già ovviamente “sold-out” da tempo. Per info e prenotazioni per i primi mesi del 2022 bisogna che consultiate il sito internet ufficiale www.latransiberianaditalia.com. Per avere un’idea più precisa di cosa può attendervi, invece, vi rimando al mio video-documentario di 28 minuti dal titolo “La Transiberiana d’Italia”, disponibile gratuitamente su YouTube sul canale “Casone Film”, che in meno di 2 anni dall’upload ha catturato l’attenzione di 800 visualizzazioni. Buona visione e buon viaggio a bordo della mitica “Transiberiana d’Italia”! (indirizzo url:
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